Sebbene il desiderio di essere pionieri nel ministero sia eccellente, i credenti dovrebbero anche avere l’umiltà di ricordare che altri ci hanno quasi certamente preceduto e che abbiamo ancora bisogno che Dio ci sostenga.

La carne cercherà sempre di interferire con la nostra adorazione o con il nostro tempo di preghiera. Ci viene comandato di resistere alla carne e dobbiamo continuare a riportare Gesù al centro dell’attenzione.

Il libro di Isaia predisse che Dio avrebbe creato una nuova colonna e una nuova nuvola per coprire il suo popolo. Ciò significa che il popolo rimanente di Dio degli ultimi giorni avrà una direzione chiara.

La Scrittura promette che la gloria di Dio è la nostra difesa, la nostra copertura, un luogo di rifugio dalla tempesta e dalla pioggia; e riposeremo all’ombra fresca delle ali di Gesù.

I credenti dovrebbero desiderare un risveglio in cui la presenza di Gesù sia straordinariamente potente. Lì, le persone distrutte sapranno di essere state veramente coperte dalla gloria di Dio.

Gesù ama il suo popolo e vuole toccare la nostra vita. Quando chiediamo a Gesù “vuoi…?”, la domanda spesso si trasforma in “Chi è Gesù?” Questa è la domanda preferita di Gesù.

Cristo è uscito e ha ritrovato i perduti e i sofferenti per le strade; li amava e riversava in loro la sua vita. Soprattutto, sapevano che li amava.

I credenti egocentrici vengono a Cristo solo per vedere rimosso il rimprovero dei loro peccati; invece i veri credenti hanno intimità con il loro sposo e desiderio di conoscere il suo cuore.

Con quanta facilità dimentichiamo che il nostro Padre celeste è il nostro partner nel nostro lavoro, indipendentemente dalla nostra carriera o chiamata. In effetti, non ci accade nulla senza il suo coinvolgimento.

Non importa quanto sei caduto o quante promesse hai fatto e infranto, Dio ascolterà sempre il tuo grido e ti riporterà in stretta comunione con Lui.