Essendo cristiani crediamo nella resurrezione di Gesù Cristo. Dopo la crocifissione del Signore, lo Spirito Santo entrò nella tomba in cui Lui giaceva e Lo risuscitò. Ecco perché a Pasqua cantiamo che Cristo risuscitò dalla tomba, vittorioso sui Suoi nemici, ed ora regna per sempre.
La paura può diventare un legame che ci impedisce di fare passi di fede. Ma Gesù ha un rimedio per la nostra paura. Alla festa dei Tabernacoli, si alzò in piedi e dichiarò: “Questo fiume d'acqua viva non si fermerà. Chiunque crede in Me troverà nutrimento vitale in quest'acqua. Essa fluirà fuori da lui come un fiume, dimostrando la bontà del nostro Padre celeste” (leggere Giovanni 7:37-38).
In uno dei suoi salmi più quotati ed anche più fraintesi il Re Davide dice: “Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte,io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza” (Salmo 23:4). Non credo che Davide stesse chiedendo a Dio di allontanare il male da lui; stava chiedendo di essere spinto in battaglia, essere forzato ad affrontare il nemico faccia a faccia. Era pronto ad andare in battaglia con Satana, e non a nascondersi da lui!
Tragicamente, il mondo religioso è stato diviso per secoli. Di generazione in generazione si sono verificate divisioni che hanno messo i cristiani gli uni contro gli altri. Fratello contro fratello, sorella contro sorella e intere denominazioni sono andate in rovina.
Il mondo ha bisogno di sermoni illustrati, potenti esempi personali, dell'amore di Dio.
In Giovanni 17:21, Gesù pregò: “Che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano [uno] in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato” (corsivo mio).
Mentre era con i discepoli poco prima della Sua crocifissione, Gesù avvertì: “Alcuni di voi verranno rifiutati, altri verranno imprigionati, mentre altri ancora verranno uccisi. E tutti voi sarete perseguitati” (leggere Giovanni 16:2). Che messaggio!
Si parla molto ultimamente della condizione spaventosa in cui versa il nostro mondo. Nazione dopo nazione si trova nella tribolazione, sull'orlo del disastro economico. Ma in mezzo alla paura ed al tumulto, Dio continua ancora ad amare e salvare le anime perdute.
La sua meravigliosa opera di salvezza non cambia mai, non è collegata all'economia. Il Suo Spirito che ci attira a sé e ci convince non può essere ostacolato dalle condizioni di Wall Street o dall'incertezza della finanza globale. Il potere salvifico di Dio non è mai stato limitato dal prosciugamento dei conti bancari.
Quando i figli d'Israele si trovavano nel deserto la sete cominciò a tormentarli ed iniziarono a lamentarsi con Mosè. “Là il popolo patì la sete e mormorò contro Mosè, dicendo: «Perché ci hai fatto uscire dall’Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?» Mosè gridò al Signore, dicendo: «Che cosa devo fare per questo popolo? Ancora un po’, e mi lapideranno». Allora il Signore disse a Mosè: «Mettiti di fronte al popolo e prendi con te alcuni degli anziani d’Israele; prendi anche in mano il bastone col quale hai percosso il Fiume e va’.
La grande tentazione della cristianità odierna è quella di rendere così gradevole il nostro messaggio alle masse da perdere l'elemento del fuoco. “Giovanni rispose, dicendo a tutti: «Io vi battezzo in acqua; ma viene colui che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco»” (Luca 3:16).
Leggendo il Nuovo Testamento la mia fede viene grandemente incoraggiata dall'esempio di Davide. Sono sbalordito dalla Sua determinazione ad ascoltare Dio anche in mezzo alle tribolazioni.