Il progetto di Gesù per la nostra vita
“Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini.” (Matteo 5:13)
“Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini.” (Matteo 5:13)
“Colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo” (1 Giovanni 4:4). È possibile dare una svolta alla tua vita e scoprire una vita di gioia e pace al di là di qualsiasi cosa ancora conosciuta. Una delle chiavi per farlo è imparare una volta per tutte che non puoi dipendere da qualcun altro per la tua felicità.
Troppo spesso i cristiani vogliono mantenere lo Spirito Santo confinato nel loro piccolo mondo, ma Gesù disse che avrebbe effuso il suo Spirito su ogni carne; non solo credenti ma anche non credenti. “Spanderò del mio Spirito sopra ogni carne” (Atti 2:17 – vers. Diodati). Gesù si associava ai peccatori e li serviva. Oggi, lo Spirito Santo cerca di condurre i peccatori in tutta la verità, di convincere di peccato e di confortare coloro che ne hanno più bisogno.
“E uno di loro [i farisei], dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova: «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?». Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti»” (Matteo 22:35-40).
Una delle espressioni più tragiche in qualsiasi lingua è prima o poi. Riassume le speranze e i sogni insoddisfatti di questa intera generazione. Tanti sono limitati, soli, affranti, disillusi, respinti, in attesa che accada un miracolo. Ma non succederà nulla a meno che non prendano provvedimenti per farlo accadere.
L'apostolo Paolo parla di una grande apostasia che verrà sulla terra negli ultimi giorni. Che cos'è l'apostasia? È “un rifiuto della verità una volta creduta e proclamata”. In poche parole, è un allontanamento dalla verità di Dio. Paolo scrive dell'apostasia a venire: “Or, fratelli, circa la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro adunamento con lui, vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi… quasi che il giorno del Signore fosse imminente.
Il libro di Giobbe contiene molte domande che questo santo sofferente poneva al suo Padre celeste nel mezzo di un tempo di grande tribolazione. Perché stava attraversando così tanta sofferenza? Perché la sua vita era senza senso, mentre lui era stato così fecondo e in prosperità? Quale era lo scopo di tutto ciò? La risposta di Dio a Giobbe è creativa e unica mentre risponde a questa domanda: “Prenderai forse il coccodrillo all'amo?” (Giobbe 40:25).
Oltre a descrivere Dio come Creatore, Consolatore e Re, la Bibbia lo chiama anche “l'Uditore della preghiera”. Questa è una delle descrizioni più dolci ma meno conosciute del Signore nella Scrittura: " A te, che ascolti la preghiera, viene ogni mortale". O, più letteralmente, “Ascoltatore della preghiera, a te verranno tutti gli uomini” (Salmo 65:2, vers. C.E.I.).
Dio ha deciso di realizzare i suoi obiettivi qui sulla terra attraverso semplici uomini. Una delle scritture più incoraggianti nella Bibbia è 2 Corinzi 4:7: “Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi”. Poi Paolo continua a descrivere quei vasi di terra, uomini morenti, tribolati da ogni lato, perplessi, perseguitati, abbattuti.
Nonostante in chiesa si parli di perdono, arresa e guarigione, i cristiani dimostrano molto poco tutto questo. A tutti piace pensare a noi stessi come a coloro che portano pace, risollevano i caduti che perdonano e dimenticano sempre. Ma anche i più spirituali sono colpevoli di non mostrare uno spirito di perdono.