“Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi” (Filippesi 4:4).
“Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. So vivere nella povertà e anche nell’abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell’abbondanza e nell’indigenza. Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica” (4:11-13).
Un giovane pastore mi chiamò, pronto a lasciare il ministero. Il Signore lo aveva usato in un modo meraviglioso, ma adesso era scoraggiato, si sentiva indegno, inutile, per niente buono davanti a Dio. Quando mi chiamò, era devastato per la decisione che aveva preso e mi disse che era pronto a lasciare tutto. Era adirato con Dio e quando parlò con me, io percepii che si aspettava che mi arrabbiassi con lui per questo. Ma era così distrutto ed abbattuto che provai per lui solo amore e compassione che venivano da Dio stesso.
In Giovanni 13, Gesù prese un asciugatoio ed una bacinella e lavò i piedi ai suoi discepoli.
“Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri” (Giovanni 13:14). Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli Gesù chiese loro: “Sapete perché ho fatto questo per voi?” In altre parole: “Comprendete il significato spirituale del lavare i piedi?”
Credo che quando Gesù lavo i piedi dei discepoli insegnò loro un'importante e profonda lezione su come ottenere unità e fratellanza nel Corpo di Cristo.
“O afflitta, sbattuta dalla tempesta, sconsolata, ecco, io incasserò le tue pietre nell'antimonio, e ti fonderò sopra zaffiri. Farò i tuoi merli di rubini, le tue porte di carbonchi, e tutto il tuo recinto di pietre preziose. Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore e grande sarà la pace dei tuoi figli” (Isaia 54:11-13).
Il segreto per comprendere come Dio ci può liberare delle afflizioni si trova nel capire come liberò Israele dalla schiavitù.
“Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi” (1 Corinzi 10:11).
Tutto ciò che accadde ad Israele, la schiavitù, le prove, la liberazione dall'Egitto, sono la testimonianza, uno schema ed un esempio per noi oggi. In realtà, la liberazione fisica di Israele rappresenta la liberazione spirituale che tutti noi vedremo.
“Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi. La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.
“Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri” (1 Giovanni 4:11). L'amore che abbiamo gli uni per gli altri descritto qui non è dato solo da una stretta di mano, un veloce abbraccio o un complimento. No, questo tipo di amore vede i bisogni altrui e agisce in base ad essi. Infatti, secondo Giovanni, se vediamo un fratello nel bisogno e non facciamo niente, l'amore di Dio non è in noi.
La chiesa di Gesù Cristo di oggi è stata potentemente benedetta da Dio ma a meno che la forza che guida ogni ministero non dipenda totalmente dallo Spirito Santo, ogni sforzo è inutile. Una musica meravigliosa, prediche eloquenti o personalità persuasive vanno bene ma solo la potenza e la presenza dello Spirito Santo portano le persone sulle loro ginocchia.
Perché Dio aspettò finché Abraamo e Sara diventarono vecchi per dare lor un figlio? Perché aspettò che la situazione diventasse umanamente impossibile e che sa sola ed assoluta fede in Lui potesse far adempiere la promessa? Accadde perché tutto doveva avvenire completamente mediante la fede.