Italian Devotionals

Non mi sono mai sentito più indifeso e ansioso di quando ci dovemmo trasferire nuovamente a New York City per aprire la Times Square Church. Ancora una volta eravamo soggetti alla mercé dei proprietari e dei sovrintendenti dell'edificio. Quando fui costretto ad aspettare diventai molto impaziente e gridai: “Signore, c'è così tanto da fare a New York e così poco tempo. Quanto ancora dobbiamo aspettare?”

Ma volta dopo volta Dio mi rispondeva pazientemente: “David, ti fidi di me? Aspetta”.

Saul diede a Dio una scadenza! Non lo dichiarò, ma nel suo cuore Saul decise che se una parola non fosse giunta dall'alto entro un certo tempo, lui avrebbe fatto qualunque cose fosse necessaria per salvare la situazione.

“Egli aspettò sette giorni, secondo il termine fissato da Samuele; ma Samuele non giungeva a Ghilgal e il popolo cominciò a disperdersi e ad abbandonarlo. Allora Saul disse: «Portatemi l’olocausto e i sacrifici di riconoscenza»; e offrì l’olocausto” (1 Samuele 13:8-9).

“Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio.” (2 Corinzi 5:20).

Diventare “un ambasciatore per Cristo” non è qualcosa che dobbiamo sforzarci di realizzare. Se sei un cristiano, tu sei un missionario. Questo non vuol dire che dovrai essere mandato oltremare o andare chissà dove. La missione in cui ci troviamo consiste nel possedere un cuore che ama Dio in una maniera tale da voler far conoscere anche gli altri questo stesso amore.

Paolo serbò la sua fede sia nei momenti buoni sia nei difficili.

Nei suoi ultimi giorni Paolo poté vantarsi: “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede” (2 Timoteo 4:7). Rifletti sulla testimonianza di Paolo a quel punto. Poté dire: “Satana ha mandato dei messaggeri per battersi con me a Gerusalemme, Damasco, in Asia, Efeso, Antiochia e Corinto. Ma io ho conservato la fede.

"Ha tentato di farmi affondare in una tempesta nel Mediterraneo. Tre volte sono naufragato, toccando il fondo, notte e giorno. Ma ho conservato la fede.

La tua attuale prova potrebbe essere causata dalla sofferenza fisica, disoccupazione, dai figli ribelli, da amici infedeli, stress mentale, tumulto interiore o dolore. Mentre sopporti giorno dopo giorno, Satana ti sussurrerà come fece a Giobbe: "Il giusto non soffre. Se Dio ti avesse ascoltato, se ti avesse salvato e le sue promesse fossero vere, dovresti essere soccorso immediatamente. Dov'è il tuo Dio? È questo che ti ha fatto ottenere la tua fede?"

Alcuni fra voi che state leggendo questo messaggio vi trovate in mezzo alla tempesta della vostra vita.

I discepoli di Gesù si ritrovarono fra le onde furiose in una barca agitata dalla tempesta mentre il loro maestro dormiva. Finalmente, mentre la tempesta stava per colmare d'acqua la barca, gridarono a Gesù, accusandolo di non curarsi del loro destino. "Maestro, non t’importa che noi moriamo?" (Marco 4:38). Gesù calmò la tempesta ma era incredulo per la mancanza di fede dei suoi discepoli. Egli disse loro: “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?” (4:40).

“Non abbandonate la vostra franchezza, che ha una grande ricompensa" (Ebrei 10:35). Se sei un cristiano, sei in guerra. Infatti, sei in battaglia fra la vita e la morte della tua fede. Satana è determinato a far naufragare e distruggere la fede di tutti gli eletti di Dio. Più forte è la tua fede, più grande sarà il suo attacco contro di te.

"Tuttavia avete fatto bene a prendere parte alla mia afflizione. Anche voi sapete, Filippesi, che… dopo aver lasciato la Macedonia, nessuna chiesa mi fece parte di nulla per quanto concerne il dare e l’avere, se non voi soli; perché anche a Tessalonica mi avete mandato, una prima e poi una seconda volta, ciò che mi occorreva. Non lo dico perché io ricerchi i doni; ricerco piuttosto il frutto che abbondi a vostro conto.  …Il mio Dio provvederà a ogni vostro bisogno, secondo la sua gloriosa ricchezza, in Cristo Gesù.

La Bibbia ci avvisa chiaramente, “Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nella provocazione” (cfr. Ebrei 3:7-8). In altre parole, non chiedere come una volte fece Israele nella sua incredulità, “Potrebbe Dio imbandire una mensa nel deserto?” (cfr. Salmo 78:19).

Dunque, vuoi essere un uomo o una donna di Dio? Se è così, allora ti verrà servito un calice di sofferenza. Piangerai per qualcosa di ben peggiore del dolore fisico. Sto parlando del dolore che deriva dall'essere ferito e rigettato dai tuoi amici; il dolore che i genitori proveranno quando i loro figli calpesteranno il loro cuore diventando come degli estranei per loro; il dolore fra marito e moglie quando fra di loro verrà issato un muro.