“Poi, uscito, andò come al solito al monte degli Ulivi; e anche i suoi discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate di non entrare in tentazione». Egli si staccò da loro circa un tiro di sasso e, postosi in ginocchio pregava, dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta». Allora gli apparve un angelo dal cielo per rafforzarlo. Ed essendo in agonia, egli pregava ancor più intensamente; e il suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra.

Uno dei lamenti più comuni fra i cristiani di tutto il mondo è: “Non riesco a trovare una buona chiesa da nessuna parte! Ho bisogno di un luogo in cui la mia famiglia possa ascoltare degli insegnamenti e in cui i miei bambini possano crescere conoscendo la vera giustizia”.

Troppi pastori tentano costantemente di portare delle novità nella chiesa, nuovi metodi di evangelizzazione, nuova musica, nuovi movimenti di “risveglio”. C'è così tanta esagerazione e follia in tutti questi tipi di distrazioni dal vangelo.

La Scrittura dice chiaramente che è possibile per ogni vero seguace di Gesù vedere e comprendere la gloria di Dio. Infatti, il nostro Signore rivela la sua gloria a tutti coloro che chiedono e lo cercano diligentemente. Credo che la rivelazione della gloria di Dio equipaggerà il suo popolo di tutto il necessario per sopportare i giorni difficili che verranno.

Cosa ne è stato del pentimento? Ascoltiamo raramente menzionare questa parola in molte chiese in questi giorni. Occasionalmente i pastori invitano la congregazione a sentire il peso delle ferite che Cristo prova a causa della loro malvagità. Al contrario, il messaggio che si sente da molti pulpiti oggi è: “Credi solamente. Accetta Cristo e sarai salvato”. Il testo usato per giustificare questo messaggio si trova in Atti 16:30-31: “«Signori, che debbo fare per essere salvato?» Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù [Cristo], e sarai salvato tu e la tua famiglia»”.

“Esaminatevi per vedere se siete nella fede; mettetevi alla prova” (2 Corinzi 13:5).

La parola Greca per “Esaminare” qui vuol dire “scrutare, valutare”. L'apostolo Paolo sta dicendo:  “Esaminate voi stessi per vedere se state camminando secondo la Parola di Dio”. Dobbiamo costantemente chiederci: “Sto cambiando? Sto diventando sempre più sensibile e amorevole? Il mio modo di parlare sta diventando più giusto? Continuo a lamentarmi o sto cominciando a parlare con parole di fede ed edificanti? Sto tentando consapevolmente di piacere a Gesù?”

“Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi” (1 Corinzi 3:16-17).

Paolo comincia questa lettera chiedendo: “Sapete?” È una domanda abbastanza allarmante perché i Corinzi erano dei cristiani con otto anni di fede, ma ciononostante Paolo è costretto a fare loro una delle domande più elementari. “Non sapete che siete il tempio di Dio?” Forse non avevano ben compreso la cosa nonostante Paolo avesse già insegnato su questo tema prima.

Probabilmente hai una cerchia di amici che include i colleghi di lavoro, i tuoi partner o i clienti e poi ci sono le conoscenze che però fanno parte delle amicizie più superficiali. Per evitate questi tipici contatti dovremmo lasciare il mondo.

Dio si preoccupa maggiormente della tua cerchia ristretta di amici intimi, i tuoi amici del cuore. Queste sono le persone che ami di più e che hanno influenza nella tua vita. Vi trovate d'accordo su molte cose e vi sentite al sicuro nell'aprire vostro cuore l'uno con l'altro.

Dio ci comanda di non avere paura dei nostri nemici. “Non li temere” (Deuteronomio 7:18). Per Israele “li” (loro) rappresentava le grandi e ben armate nazioni pagane che dovettero affrontare in Terra Promessa. Per noi oggi, “loro” rappresenta i problemi, le tribolazioni e le difficoltà che possono sovrastare la nostra vita.

Dio dice che non dobbiamo temere, quindi non c'è bisogno di altra spiegazione. Dio è onnipotente e conosce bene le fortezze sataniche che affrontiamo, ogni trappola, prova e tentazione. Ma ci dice ancora una volta: “Non li temere!”

Il Vecchio Testamento è pieno di molti racconti sulla benedizione che cadde su coloro che avevano la presenza di Dio in loro. Queste storie sono volte ad incoraggiarci ed esortarci a cercare la presenza di Dio nelle nostra vite.

I cristiani che prendono seriamente il loro cammino con Dio hanno un profondo desiderio di conoscere meglio il loro padre celeste. La Scrittura dice: “Nessuno ha mai visto Dio” (Giovanni 1:18). Sappiamo che Dio è spirito ed è invisibile per noi, dunque come possiamo conoscere il Padre? Credo che parte della missione di Gesù sulla terra fu quella di rivelarci il volto umano del nostro Padre celeste.